Palermo – Al peggio non c’è mai fine: Mai modo di dire è più appropriato alle vicissitudini di Palermo e dei suoi cittadini.
Puntando sul peggio non si è mai delusi, questo è il nuovo agire della Giunta Orlandiana, che non molla il “potere” fino all’ultimo giorno utile di governo.
Ultima chicca in ordine cronologico che ci riserva questa amministrazione è la doppia imposizione IMU per la seconda casa ad un gruppo di cittadini che hanno avuto “la sfortuna” di abitare nel tratto di via Siracusa che, in onore della grande famiglia Sellerio, ha cambiato nome diventando appunto via Via Enzo ed Elvira Sellerio.
Per le menti della pubblica amministrazione comunale, coordinate da una Giunta di Governo attenta ad ogni esigenza dei propri cittadini, chi ha residenza in quel tratto di strada, essendo la loro prima abitazione appunto in via Enzo ed Elvira Sellerio, ha diritto all’esenzione IMU, però gli stessi abitanti di quella via si sono ritrovati ad avere una “ipotetica” seconda casa in Via Siracusa stesso numero civico, sulla quale il Comune chiede il pagamento dell’IMU come seconda casa, compresi gli arretrati.
Si parla di importi che vanno da circa tre mila euro ad oltre i sette mila a secondo della rendita catastale.
Chi ha già ricevuto gli avvisi di pagamento del Comune non sa se ridere o piangere per l’assurda e kafkiana vicenda nella quale si è ritrovato, e non avendo avuto alcuna immediata disponibilità ad una logica soluzione sa che deve aspettarsi solo il peggio.
Non riusciamo a comprendere quale sia la ratio di queste pretese sanzionatorie che i palermitani debbono subire e provocate da una chiara e manifesta inefficienza della macchina burocratica del Comune coordinata da una Giunta chiaramente inefficiente ed inidonea a rappresentare la quinta città d’italia.
La Segreteria regionale della confederazione sindacale SINALP rappresentata dal Segr. Andrea Monteleone, dal delegato provinciale dell’Associazione Proprietari CASA MIA Luca Tantino e dal delegato comunale del Sindacato inquilini ANIA Piera Cordaro, invitano i cittadini a dare vita ad una class action in difesa del diritto di pagare le imposte nel pieno rispetto costituzionale dell’equità impositiva.
Non è più tollerabile che questa Giunta scarichi sulle tasche dei cittadini la sua incapacità ad amministrare.