Il capogruppo cinque stelle Frrincieli: “non basta la riduzione prefigurata dopo tutte le condizioni favorevoli che si sono concretizzate. Si poteva fare molto di piu’”
Ragusa – “Sebbene non ci sia un riscontro generalizzato rispetto alle dichiarazioni fatte in aula dall’Amministrazione comunale, secondo cui dal 2018 al 2020 la Tari si sarebbe abbassata del 20%, ci chiediamo come non si sia riusciti a spuntare una percentuale di riduzione maggiore alla luce di tutte le condizioni favorevoli che si sono concretizzate da quando il servizio di raccolta differenziata ha preso il via”.
E’ quanto ha rilevato durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Ragusa il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, evidenziando che “è di tutta evidenza come, rispetto agli anni precedenti, il peso di conferimento dell’indifferenziato sia diminuito di tonnellate e tutto ciò ha comportato costi minori in discarica. Bene – prosegue Firrincieli – alla luce proprio del fatto che i costi sono notevolmente diminuiti e, anzi, grazie al riciclo di plastica, carta cartone, vetro, alluminio e ferro, si sono ottenuti ulteriori introiti, non si capisce perché la riduzione della Tari non sia risultata più consistente. Queste somme risparmiate dovrebbero essere impiegate nella spesa corrente e quindi ribaltate sulla tariffa per comprimerla o abbassarla”.
“Tutto ciò – aggiunge Firrincieli – senza considerare le mille utenze domestiche e le 100 utenze non domestiche in più che, da quando sono stati potenziati i controlli, sono state indotte a registrarsi e a pagare il pregresso, risorse economiche che, secondo l’adagio pagare tutti per pagare meno, dovrebbe incidere in qualche modo sull’ammontare della tariffa. Ecco perché pensiamo che si sarebbe potuto fare molto di più rispetto al presunto 20%”.
Un altro aspetto sollevato da Firrincieli è quello riguardante la tariffazione puntuale che, secondo contratto, avrebbe dovuto essere attiva già dal 2019. “E, invece, ancora oggi – chiarisce il capogruppo pentastellato – c’è chi, pur essendo l’unico componente di un nucleo familiare, paga la Tari in base ai metraggi della propria abitazione, con cifre molto simili a quelle di famiglie di quattro persone che abitano in una casa delle stesse dimensioni. Quindi, questa è una diseguaglianza che va verificata e che, secondo noi, deve essere annullata. E lo si sarebbe potuto fare proprio con quella tariffazione puntuale che ancora stenta ad essere attivata. Ecco perché ho sollecitato l’Amministrazione comunale a un impegno maggiore su questi fronti visto e considerato che ci sono tutte le possibilità di fare pagare ancora meno la Tari alla cittadinanza ragusana”.