Palermo – I sindacati replicano all’amministratore unico di Amap sull’appalto che vede al centro l’esternalizzazione dei servizi di conduzione degli impianti di depurazione. Una preoccupazione condivisa anche dalla terza Commissione, che ieri ha incontrato i sindacati sul nuovo bando di gara, raccogliendo l’allarme sul rischio “privatizzazione” della partecipata.
“Allarmismo ingiustificato”, ha risposto in una nota Alessandro Di Martino. Ma per i sindacati del settore Filctem, Femca e Uiltec, la decisione di affidare a una ditta privata, con una procedura “discutibile”, il massimo ribasso, uno dei servizi nevralgici del servizio idrico integrato, la depurazione, per la durata di anni 3 più eventuali 12 mesi, non può essere letta in altro modo.
Negli atti della gara, si legge che la decisione di affidamento del servizio a ditte esterne avviene in quanto l’Amap “necessita di una riorganizzazione e si trova in carenza di personale”.
“Come mai, dal momento che l’amministratore, nella delibera 131 del 1 ottobre 2021, aveva dichiarato che nel settore della depurazione le esigenze prioritarie erano quelle di ricorrere a contratti di somministrazione di lavoro, per acquisire 10 operai conduttori-manutentori di impianti di depurazione, che sono stati regolarmente assunti? – chiedono i segretari generali di Filctem Cgil Palermo, Femca Cisl Palermo trapani e Uiltec Uil Calogero Guzzetta, Andrea Perrone e Maurizio Terrani – E non è sempre lo stesso amministratore ad aver adottato la deliberazione 143 del 21 ottobre 2021 “riorganizzazione del servizio ambiente e depurazione Amap spa” ? Che è successo dal mese di ottobre a oggi, considerato che sono stati assunti regolarmente i lavoratori ed è stata realizzata la prevista riorganizzazione del servizio depurazione?”.
“Che strano. Sono le medesime motivazioni con le quali si giustifica la gara di appalto per privatizzare il servizio in questione – aggiungono i segretari di Filctem Femca e Uiltec Guzzetta, Perrone e Terrani – Lo stesso amministratore dovrebbe spiegare ai cittadini ed agli organi competenti che cosa è rimasto di pubblico, e quindi gestito da una società pubblica, del servizio idrico integrato”.
E giù l’elenco, fatto dai sindacati, dei servizi affidati dall’Amap all’esterno. A partire dalla manutenzione ordinaria, e dal pronto intervento nelle reti idriche, sia a Palermo che nei comuni della provincia, affidati a ditte private. “Lo stesso dicasi per la rete fognante e per i servizi specifici del servizio idrico integrato. Per non parlare della lettura dei contatori nella provincia, che è affidata a ditte private – proseguono i sindacati – Anche il call center è gestito da ditte private, l’addetto stampa all’esterno, il servizio di creazione raccomandate per diffida e messa in mora è affidato a una ditta privata, il pronto intervento e la manutenzione ordinaria delle opere elettriche ed elettromeccaniche degli impianti di sollevamento fognari sono affidati a una ditta esterna. E ancora: il progetto di servizi integrati di ingegneria per l’affidamento di studi di fattibilità è affidato ad esterni, gli incarichi di coordinatori della sicurezza all’esterno, la direzione dei lavori a professionalità esterna, gli incarichi di collaborazione professionale di tipo tecnico a 9 ingegneri esterni”.
E potremmo continuare, dicono i sindacati. “L’operazione che si vuole portare a termine è quella di svuotare dei servizi Amap? Se questa non è privatizzazione- concludono Calogero Guzzetta, Andrea Perrone e Maurizio Terrani – sarebbe opportuno che qualcuno si dia una smossa. Quei pochi servizi che sono rimasti, se non si fa in tempo ad organizzarli e a provvedere alle assunzioni, faranno la stessa fine: affidati a privati. Se è questo l’obiettivo, si abbia almeno il coraggio di dirlo”.