Monreale (PA) – «Il clima è di gioia e di festa, l’armonia avvolge i cuori e lo spirito di chi sa di confrontarsi con l’espressione del profeta Osa “Condurrò la tua anima nel deserto e nel silenzio parlerò al suo cuore”. Ecco il tema di una riflessione che rincuora e rinvigorisce l’azione cultuale di un movimento presente in diverse regioni d’Italia e non solo. Una giornata di riflessione, meditazione e impegno coordinata da Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco (rispettivamente presidente e vice presidente del Parlamento della Legalità Internazionale) per ridare conferma a quanto scritto in una recente lettera da Papa Francesco e pervenuta all’indirizzo della sede di Presidenza. Scrive il Papa, dopo aver ricevuto un plico contenente lettere e pubblicazioni che inneggiano alla Pace e ad una cultura della vita realizzati proprio dagli adolescenti e i giovani del movimento “Il Santo Padre – scrive l’Assessore Vaticano Mons. L. Roberto Cona – che ha apprezzato gli scopi e l’impegno di tale Istituzione (leggesi Parlamento della Legalità Internazionale) esprime cordiale riconoscenza per i manifestati sentimenti di devozione e comunione con il Suo Magistero e incoraggia a proseguire nella testimonianza di fraternità’ e di carità”, Con questo incoraggiamento lo staff di Presidenza ha in programma diverse iniziative culturali tra cui il Festival della Legalità e della Gioia in programma per il prossimo 20 e 21 Maggio in occasione del XXX Anniversario delle stragi del ‘92. Una giornata di preghiera e di meditazione, di riflessione e condivisione di un ideale di vita che non a caso è avvenuto nell’Ambasciata della Lode, presso il Santuario della Madonna del Rosario alle porte di Corleone, dove Padre Giovanni dell’Immacolata e i suoi “Fratelli e Sorelle (si tratta di una comunità religiosa mista denominata “Le Cinque Pietre”) nel cammino di fede” hanno proposto una cultura di riscatto che parte dai piedi di un altare. Il Parlamento della Legalità Internazionale pur essendo un movimento culturale interreligioso, interconfessionale affonda le sue radici in un terreno prettamente cristiano e in clima mariano, ponendo ogni sua azione sotto lo sguardo di Maria “Stella del Mattino”. Riparte cosi dal Santuario di Tagliavia lo zelo e la forza per guardare con maggiore fede il traguardo della Pasqua e cantare la bellezza di essere tutti “Un cuor solo e un’anima sola”».
Giuseppe Longo