Roma – Il Governo Draghi ha deciso di rivedere le accise e da martedì 22 marzo si potrà contare su un provvidenziale taglio di 25 centesimi di euro al litro, seppur momentaneo, reso possibile sommando l’extragettito dell’IVA sui carburanti nell’ultimo trimestre del 2021 al ‘prelievo straordinario sui profitti straordinari’ dei produttori di energia. Su tale decisione la Confedercontribuenti dice la sua, attraverso le parole del proprio Presidente nazionale, Carmelo Finocchiaro: “Bene il recepimento da parte del Governo che consente di abbassare di 25 centesimi il costo dei carburanti. Prendiamo atto che così facendo viene recepita la proposta di Confedercontribuenti, anche se noi pensavamo ad un ribasso ancora ulteriore.
Adesso al Governo Draghi chiediamo di perseguire, attraverso gli organi di polizia finanziaria, come la Guarda di Finanza, tutto il meccanismo relativo alla speculazione finanziaria sui prezzi del carburante, perché questa deve essere una battaglia permanente in difesa delle imprese italiane, dei contribuenti e dei cittadini… Il Governo non si fermi e non salvaguardi minimamente la speculazione finanziaria su questi argomenti, e proprio in questo periodo di maggiore difficoltà legata alla guerra dell’Ucraina, oltre alla questione del carburante, intervenga anche in generale sugli aumenti dei prezzi nel settore dell’edilizia e nel settore degli alimentari. Questo è necessario affinchè l’Italia rimanga competitiva e diventi un soggetto che non mette in crisi i propri cittadini e le stesse imprese.
La battaglia continua e noi di Confedercontribuenti vigileremo notte e giorno affinchè si ristabiliscano gli equilibri che una democrazia moderna ha bisogno di avere ristabiliti”.
Nei giorni scorsi, il presidente Finocchiaro aveva sollevato il problema del prezzo del carburante, “ormai alle stelle, a causa di accise ed iva”, perché i prezzi della benzina e del diesel avevano raggiunto valori altissimi. Finocchiaro aveva evidenziato che “nel corso di tantissimi anni, innumerevoli sono state le promesse di ridurre le accise, ma le accise sono tutte rimaste”. Il Presidente nazionale Confedercontribuenti aveva puntato il dito “sull’immobilismo del Governo ingiustificato e deplorevole, non comprendendo cosa attenda l’esecutivo per azzerare immediatamente l’iva su benzina e gasolio e ridurre le accise”, tanto da chiedere pubblicamente “l’immediata cancellazione o almeno la sospensione delle accise, per dare una boccata di ossigeno ai contribuenti, alle imprese e agli autotrasportatori”.
Non a caso “la Confedercontribuenti aveva chiesto che il Governo -(anche per un periodo temporalmente limitato e comunque fino a che la crisi dell’Ucraina continua e fin quando non troviamo alternative a questo sistema che ci vede fortemente condizionati anche nell’acquisto del gas dalla Russia)- di annullare le accise in tal modo da consentire di riallineare il prezzo del carburante ai vecchi costi, così da rimettere in moto la competitività dell’industria, del commercio e dell’artigianato, aiutando gli autotrasportatori, ma anche i contribuenti e le loro famiglie”.