Bruxelles – La Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla revisione delle norme dell’UE che limitano l’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. La direttiva in questione limita l’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, in particolare per affrontare le sfide poste dalla gestione dei rifiuti e per garantire una migliore protezione della salute e dell’ambiente. Norme armonizzate su tali sostanze contribuiscono a rafforzare l’economia circolare in questo settore altamente globalizzato e a proteggere i lavoratori.
Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “Siamo circondati quotidianamente da dispositivi elettronici, che fanno parte della nostra vita e ci offrono molti benefici. A un certo punto, però, raggiungono la fine del loro ciclo di vita generando purtroppo una quantità sempre maggiore di rifiuti. Affinché siano adatti all’economia circolare, questi dispositivi devono essere privi delle sostanze chimiche più nocive al momento dello smantellamento, per il benessere delle persone e dell’ambiente. Abbiamo bisogno di restrizioni rigorose, in linea con la nostra ambizione di azzerare l’inquinamento.”
Con questa consultazione pubblica la Commissione invita i cittadini e le parti interessate a esprimere le loro opinioni al fine di contribuire a individuare i cambiamenti necessari e a valutarne gli effetti, in modo che la direttiva consegua i propri obiettivi nel modo più efficace possibile. Tali modifiche dovrebbero essere in linea con gli ultimi sviluppi tecnici e scientifici ed essere coerenti con le altre normative europee su apparecchiature elettroniche ed elettriche e sostanze chimiche.
La consultazione pubblica servirà da base per i lavori in corso sulla valutazione d’impatto. La revisione delle norme vigenti contribuirà al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo, del piano d’azione per l’economia circolare e della strategia sulle sostanze chimiche per lo sviluppo sostenibile. La consultazione è aperta per un periodo di 12 settimane, fino al 2 giugno.