Cgil Palermo su amministrative. Ridulfo “Liberare la città dalla cattiva politica e programmare il futuro. Competere su progetti e proposte. Fare spazio alla speranza”

Palermo – “Una città sospesa tra speranza e disperazione, dove la disperazione sembra prendere il sopravvento, è una città dove non si può programmare il futuro – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Le forze politiche si fronteggiano non su un progetto di rilancio ma sui brandelli di una città che, come ha ben detto Franco Miceli, è diventata invece merce di scambio. Avevamo sperato che si potessero creare le condizioni per una campagna elettorale che mettesse al centro i problemi ma che considerasse anche le tante risorse dei palermitani. Invece, sta prevalendo la logica spartitoria e quella di appartenenza, anche dentro gli stessi gruppi politici”.

“Il civismo da un lato, e le famiglie politiche tradizionali dall’altro, se vogliono il bene della città, decono competere sui progetti e sulle proposte- prosegue il segretario Cgil Ridulfo – Auspichiamo che il fronte progressista che ha governato Palermo negli ultimi dieci anni sia aperto alle istanze e che vengono dal basso e alle tante competenze in campo, e che allo stesso tempo faccia tesoro sia delle esperienze che dei tanti errori. Ci vuole discontinuità nella gestione e continuità nei valori, ma per fare questo è indispensabile avere nuove energie, liberare quelle che ci sono e serve soprattutto serietà e buona volontà, perché i problemi della città sono tanti e ancora irrisolti. Stiamo vivendo un tempo cupo e le vicende internazionali rischiano di rendere più fragile il nostro tessuto economico e sociale già debilitato da due anni di pandemia. La politica deve trovare soluzioni per liberare Palermo non solo dalla mafia e dal malaffare, ma anche dai limiti della cattiva politica”.

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