Palermo – “Ogni audizione in Commissione Antimafia fa’ emergere nuovi particolari che testimoniano una gestione opaca dell’AST, la società dei trasporti siciliana. E’ inopportuno che il direttore generale sia presente nell’attuale assetto societario nonostante sia indagato, così come attualmente indagato è un membro del vecchio CDA. Il governo regionale revochi il CDA e avvii un’ispezione”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, a margine della Commissione sul fenomeno della mafia all’ARS, riunitasi ancora una volta sulla vicenda AST.
“I motivi per revocare il vecchio consiglio d’amministrazione dell’AST – spiega Schillaci – ai sensi dello stesso Statuto della società e della legge regionale numero 9 del 2015, c’erano tutti, ma inspiegabilmente, non si comprende perché un CDA inadempiente, intempestivo e omissivo su azioni strategiche, sia rimasto bellamente al suo posto. Si chiede all’assessore Armao di aprire un focus sulla questione dei 100 mila euro che sarebbero spariti dalle casse AST e su un’altra serie di fatti e inadempienze gestionali che vanno emergendo in questi giorni” – conclude Schillaci.