Palermo – “Rilanceremo con ancora più forza i contenuti del Patto per la parità e contro la violenza di genere che abbiamo proposto lo scorso anno e al quale hanno aderito quasi 50 comuni del palermitano. C’è molto da fare sul fronte delle Pari Opportunità ancor più dopo questa terribile pandemia che ha fatto emergere le fragilità di un sistema sociale e un mercato del lavoro che penalizzano soprattutto le donne”. Ad annunciare così in occasione della Giornata internazionale della Donna che ricorre domani, la richiesta di incontro rivolta alle amministrazioni locali del palermitano che lo scorso anno hanno aderito al Patto proposto da Cgil Cisl Uil sulle Pari Opportunità, sono le responsabili dei coordinamenti Donne delle tre confederazioni, Enza Pisa, Delia Altavilla, Vilma Maria Costa insieme alle segretarie con delega alle Pari opportunità Anna Maria Tirreno, Federica Badami e Luisella Lionti. Il tema del protagonismo delle donne nella ripresa “per il lavoro di qualità, in sicurezza“, sarà inoltre al centro del webinar nazionale unitario che si svolgerà online domani dalle ore 9,30 per celebrare l’8 marzo. “Garantiremo la presenza online in rappresentanza delle donne e uomini del nostro territorio, dove la mancanza di infrastrutture sociali rende ancora più difficile il percorso di realizzazione professionale delle lavoratrici e il loro inserimento nel mercato del lavoro e dove la parità di genere è ancora lontana dal realizzarsi” affermano. Ai comuni, Cgil Cisl e Uil Palermo chiederanno di istituire le commissioni per le Pari Opportunità. ”Ci auguriamo vengano attivate e che il Patto si allarghi a tutto il territorio del palermitano. Bisogna proseguire in questa alleanza parti sociali-istituzioni, che è l’unica via per fare passi in avanti sul fronte della parità di genere – affermano i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Luisella Lionti -. Le commissioni devono essere dunque sede di confronto continuo per portare avanti l’impegno di contrastare gli stereotipi e le discriminazioni di genere soprattutto lì dove si forma la cultura delle future generazioni, come abbiamo sottolineato nel Patto per le Pari Opportunità e quindi nelle scelte scolastiche, formative e professionali, co-progettando e collaborando a programmi, progetti ed eventi a livello provinciale, con le istituzioni, le scuole, le agenzie formative”. “Laddove le donne vengono adeguatamente sostenute, l’economia cresce, per questo bisogna puntare sul loro lavoro e su tutti gli strumenti possibili per sostenerlo. Centrale resta poi la lotta alla violenza di genere per contrastare la quale bisogna creare le strutture adeguate per l’assistenza delle vittime e promuovere sempre di più sul territorio iniziative che vanno nella direzione della diffusione della cultura del rispetto”. Fra i punti del Patto proposto da Cgil Cisl Uil c’è la revisione della toponomastica locale nella direzione di un riequilibrio di genere, l’utilizzo dei Piani di Zona per favorire interventi concreti a sostegno delle donne vittime di violenza, il potenziamento dei consultori familiari e tutte le azioni che possano favorire e sostenere i centri antiviolenza, le case rifugio e le reti di sostegno alle donne, spesso carenti nei territori.