Palermo – “Siamo di fronte ad un Piano di riequilibrio che non può essere votato perché non siano stati messi in grado di valutare appieno le sue conseguenze, così come non sono state spiegate le conseguenze del possibile dissesto.
Abbiamo assistito ad un balletto di dati e pareri che non permettono al Consiglio comunale di avere informazioni corrette.
Certamente, almeno questo è chiaro, il Piano comporta un aumento delle tasse che non è accettabile soprattutto in un momento di crisi come quello attuale con le famiglie e le imprese già sul lastrico fra Covid e aumento delle tariffe di utenze e servizi.
Certamente, anche questo è chiaro, il dissesto porterà un danno a qualsiasi prospettiva di sviluppo della città: basti pensare che sarà impossibile accedere ai mutui, che tante opere e lavori hanno permesso negli anni.
L’amministrazione Orlando ha gravi responsabilità per quanto avvenuto, così come gravi sono le responsabilità delle politiche nazionali che hanno colpito tutte le amministrazioni comunali del meridione.
Ho provato con altri consiglieri a trovare soluzioni, anche dialogando con l’amministrazione e con gli Assessori, per evitare un disastro che comunque ricadrà sui cittadini. Le soluzioni non sono arrivate e ora siamo chiamati a scegliere fra un Piano che aumenta le tasse e non si sa se funzionerà o un dissesto che sarà un’ipoteca sul futuro di Palermo.
Per questo certamente sbaglia chi pensa di portare a casa un risultato con la “medaglietta” del sindaco “dissestato”, perché il dissesto sarà comunque una ferita per Palermo”.