Palermo – «Il Tar di Palermo ha accolto l’istanza cautelare di alcune aziende di affissioni pubblicitarie volta a ottenere l’annullamento del bando sulla pubblicità, nonché ogni atto ad esso preordinato, tra i quali il regolamento sul canone Unico patrimoniale, sostitutivo di ICI e Tosap.
Si tratta di ben 7 ricorsi presentati da Damir, Alessi, Start Affissioni e Nemedil.
Il Tar, leggiamo in una nota appena giunta e molto esaustiva a firma del capo area dell’area dello Sviluppo Economico, si riunirà il prossimo 8 febbraio in camera di consiglio per la trattazione collegiale dei ricorsi.
Ipoteticamente il tribunale amministrativo potrebbe annullare tutti i regolamenti del comune di Palermo non solo in materia di pubblicità, ma anche di suolo pubblico.
Suolo pubblico e impianti pubblicitari che rappresentano ingentissimi introiti per il Comune.
In sostanza se i ricorsi venissero accolti si aprirebbero scenari terribili per le finanze della città.
Non solo il piano di riequilibrio sarebbe quasi totalmente da rivedere. Ma la stessa tenuta finanziaria del Comune di Palermo sarebbe definitivamente minata, considerato che il comune sarebbe privato di tutti gli strumenti normativi per la gestione amministrativa e finanziaria in materie di suolo pubblico e pubblicità.
Nulla di nuovo sotto il sole per questo piano di pubblicità nato male, e contro l’approvazione del quale si era espressa la Lega in consiglio comunale. Una ulteriore tegola su un bilancio di previsione, senza capo né coda, fantasioso e incompleto. Una ulteriore tegola su questa fallimentare amministrazione comunale del sindaco Orlando».
Lo dichiarano i consiglieri comunali della Lega, Igor Gelarda e Alessandro Anello.