Palermo – «Le recenti dichiarazioni del capogruppo di Italia Viva al Consiglio comunale sul “Fondone” Covid sono in linea con l’imbarazzante contraddizione che contraddistingue questo partito.
Tuttavia, a fronte di queste contraddizioni, siamo contenti che questo partito ammetta pubblicamente le proprie responsabilità politiche ed amministrative della città.
Nei mesi in cui si consumava la vicenda dei 31 milioni del “Fondone” ricordiamo, infatti, che Italia Viva faceva convintamente parte, fino ad aprile 2021, dell’Amministrazione Orlando anche con un assessore, Roberto D’Agostino, rimasti in carica fino al luglio 2020, peraltro con la delega al Bilancio.
Con cotanta presenza e delega in Giunta, ci chiediamo, quindi, come mai i Consiglieri e gli Assessori di Italia Viva si erano in quel periodo clamorosamente distratti su questo importante tema, fieri sostenitori dell’amministrazione Orlando, che a settembre 2020 avevano salvato il Sindaco che oggi attaccano dalla mozione di sfiducia presentata e votata dal Movimento 5 Stelle.
Comprendiamo però che può capitare di essere avvolti da uno stato confusionale, ma purtroppo la vera politica non è fatta di balletti e acrobazie, e quelle esternazioni pittoresche sembrerebbero in perfetta linea con l’intera Italia Viva, ormai conosciuta per contraddizioni e distrazioni, che non stupisce più nessuno sull’intero territorio nazionale.
Mettiamo da parte questo teatrino da campagna elettorale ed occupiamoci seriamente e responsabilmente dei 55 milioni dei fondi nazionali per l’emergenza covid del 2021, ancora non spesi, destinandoli in parte, se la legge lo consente, a coprire gli extracosti della Rap per scongiurare aumenti della Tari per tutti i cittadini palermitani e per ristorare i commercianti colpiti dalla crisi per la pandemia».
Lo dichiarano i consiglieri del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, Rosalia Lo Monaco, Antonino Randazzo e Concetta Amella.