Messina – “La nota con la quale Articolo 1 ha ritenuto insufficienti le risposte fornite dall’Amministrazione e dalla Messinaservizi Bene Comune sulla gestione del servizio integrato dei rifiuti rende manifesta la presunzione di una certa parte politica che, di fronte ai numeri del servizio ed agli innegabili risultati raggiunti, continua a dichiararsi insoddisfatta delle risposte ottenute per la sola ragione che non è riuscita a convincere nemmeno sé stessa della sua stessa tesi”. È quanto replicano in una nota congiunta l’Assessore Dafne Musolino e il Presidente della Messinaservizi Bene Comune Pippo Lombardo. “Non si è mai sostenuto – prosegue il documento – che lo spazzamento sia stato rarefatto, ma è chiaro che il servizio patisce le criticità che derivano dal fatto che viene svolto con minori unità di lavoro (causa pensionamenti) rispetto a quelle che erano già in forza alla società alla data dell’insediamento di questa Amministrazione ed alle quali, a causa della scelta scellerata di buona parte del Consiglio comunale di bocciare il Piano Tari 2021, non è stato possibile aggiungere nuova forza lavoro. Articolo 1 ovviamente finge di non ricordare che con la bocciatura del Piano TARI da parte del Consiglio Comunale sono stati messi a rischio pure i posti dei 147 dipendenti assunti a tempo determinato per il servizio di RD, i cui contratti sono stati prorogati solo grazie all’assunzione di responsabilità del Sindaco, della Giunta e della stessa Società in house. È ben facile giocare con i numeri, fingendo di dimenticare le responsabilità che derivano da scelte assunte per mera lotta politica a discapito della cittadinanza e dei lavoratori, ma Articolo 1 ci faccia la cortesia di non credere che staremo al suo gioco o che i cittadini non si siano resi conto di come certe manovre politiche siano state poste in essere solo con lo scopo di impedire a questa Amministrazione di realizzare il pieno e compiuto efficientamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti. Anche con riferimento al preteso aumento della Tariffa TARI, si invita il segretario Siracusano a rinfrescarsi la memoria prima di parlare: nel 2019 l’aumento è stato di appena 1,8%, nel 2020 dell’1,9% e nel 2021 sarebbe stato del 9%. Ma con la bocciatura del Piano Tari le tariffe sono rimaste invariate al 2020, mentre i servizi hanno continuato ad essere erogati con puntualità ed efficienza estendendo il servizio a tutto il territorio comunale. Ci dispiace di avere deluso quanti credevano che bocciando il piano Tari 2021 sarebbero riusciti a fare saltare anche la RD e prendiamo atto che Articolo 1 si dichiara consapevole che il raggiungimento del 65% di RD costituisce un ineludibile obiettivo di legge, ma continuiamo a chiederci come mai lo stesso Movimento continui a disconoscere il merito di questa Amministrazione che è stato raggiunto anche grazie ad una incisiva campagna di moral suasion alla quale i cittadini messinesi hanno aderito dimostrando di amare la città molto più di quel manipolo di consiglieri comunali che invece, bocciando il piano Tari 2021, ha preferito gli interessi di partito. Abbiamo già chiarito che sono state implementate le dotazioni strumentali per lo spazzamento meccanizzato e che a breve, con l’adesione al progetto PON Metro, la Società si doterà di n. 400 tirocinanti che verranno impiegati anche nel servizio di cura dell’arredo e dello spazzamento. Ma ci teniamo anche a chiarire che l’Amministrazione non si è limitata a questo, avendo invece chiesto alla Messinaservizi di inserire nel PEF di prossima presentazione, le somme per l’assunzione delle unità lavorative necessarie per il servizio di spazzamento. Un vecchio adagio recita ‘Roma non si è costruita in un giorno’ ma ciò che ha fatto questa Amministrazione in poco più di tre anni andrebbe riconosciuto anche da certi movimenti di opposizione come il risultato di un grande impegno che ha consentito di raggiungere un obiettivo che, fino al 2018, sarebbe stato impensabile! Estendere il servizio di RD a tutto il territorio comunale, raggiungere un risultato del 43% di media di RD nell’anno 2021 con una percentuale del 60% a settembre 2021 dovrebbe rendere tutti orgogliosi di Messina. Invece, mentre l’Amministrazione riceve una Menzione speciale da Legambiente Italia e Legambiente Sicilia per i risultati raggiunti nella raccolta differenziata, ci troviamo ancora qui a dibattere con personaggi politici in cerca di notorietà, che tentano di gettare fango sulla Messina Servizi per accreditarsi nel ruolo di osservatori democratici.
Quanto al tema dei controlli, per quanto ci sembri incredibile dobbiamo prendere atto che Articolo 1 disconosce tutta la disciplina del controllo analogo che il Comune di Messina ha ormai pedissequamente recepito dal TUSP con propri regolamenti attraverso i quali gli uffici preposti eseguono un controllo periodico sull’andamento delle società partecipate i cui esiti sono a disposizione di chiunque li voglia consultare. Le insinuazioni di Articolo 1 sulla pretesa assenza di controlli e sulla asserita esistenza di una sorta di commistione tra Amministrazione e Società partecipate dovrebbe indurci a farci una sana risata per la palese inconsistenza delle dichiarazioni rese dal Movimento, ma non ci fa ridere proprio per nulla facendoci invece venire in mente una sola domanda: ma dove eravate quando la politica indebitava MessinAmbiente e Atm, sommergendole di debiti per prestazioni erogate al di fuori di ogni minima programmazione e portandole una al fallimento e l’altra alla liquidazione? Siamo abituati – concludono i due amministratori – a leggere critiche ingenerose e strumentalizzazioni plateali, ma non ci stancheremo mai di difendere i diritti dei cittadini e per questo ci porremo sempre come un argine di fronte alla cultura clientelare che certe manovre politiche cercano con ogni mezzo di ripristinare”.