La Filcams Cgil chiede all’azienda di “revocare il provvedimento e individuare soluzioni alternative. No alla cessazione di posti di lavoro. Si tratta di uno di più importanti alberghi di Palermo”
Palermo – Anno nuovo con l’annuncio di licenziamenti per i dipendenti dell’Hotel Excelsior di via Marchese Ugo. La Luxury Private Properties il primo gennaio srl ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 11 lavoratori a tempo indeterminato, molti dei quali con anzianità di servizio pluridecennale.
La risoluzione dei rapporti di lavoro scatterà dal 28 febbraio e riguarderà impiegate e impiegati che ricoprono in organico la qualifica di chef, barman, front office al ricevimento, cuoco capo, addetto alle cucine, segretaria ricevimento e cassa e addetti ai servizi in sala. Resterebbe un solo dipendente, adibito alla manutenzione dell’immobile.
L’attività dell’albergo, è ferma dall’inizio del 2020 per lavori urgenti di ristrutturazione e manutenzione ordinaria e straordinaria, in coincidenza con l’esplodere della pandemia.
“Un inizio d’anno nero per i dipendenti dell’albergo. Chiediamo all’azienda di revocare il provvedimento e di mantenere i livelli occupazionali esistenti – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e la segretaria Filcams Cgil Palermo Alessia Gatto – Sarebbe una perdita di professionalità e di posti di lavoro troppo alta. Parliamo di una struttura importante per Palermo, in piena via Libertà, e di un settore, quello dle turismo, che dovrebbe essere di punta per la nostra Isola. La proprietà sta portando avanti i lavori di ristrutturazione, che lasciano ipotizzare un piano di sviluppo dell’albergo. In diverse sedi è stata anzi annunciata l’intenzione di rilanciare la struttura ricettiva, con lavori di ammodernando a tutto l’immobile e innalzando la categoria da 4 stelle a 5 stelle. Chiediamo tutto quello che può essere utile per fronteggiare l’impatto sociale determinato da una procedura di questa genere e di fare ricorso a strumenti di riqualificazione del personale e di sostegno al reddito, come l’uso di ammortizzatori sociali. E ribadiamo che questi lavoratori, alcuni dei quali in servizio all’Excelsior da più di 20 anni, vogliono poter continuare a lavorare e non andare incontro, proprio in questo delicato momento, a una perdita di reddito per loro e per le loro famiglie”. “All’incontro del 21 dicembre all’Ispettorato del Lavoro – proseguono Giuseppe Aiello e Alessia Gatto – abbiamo chiesto all’azienda di condividere un percorso che potesse salvaguardare l’occupazione ma l’azienda in quella sede ha chiuso il dialogo di fronte a ipotesi alternative. Anche altri hotel di lusso, come il Villa Igiea e l’Hotel delle Palme, hanno sostenuto in questi anni imponenti lavori di ristrutturazione. Ma in questi due casi, sono state individuati accordi e soluzioni che hanno garantito ai lavoratori continuità sia occupazionale che reddituale”.
Una parte dei lavoratori dell’Excelsior è fuoriuscita prima della fine dell’anno aderendo a proposte di incentivi all’esodo. “Gli altri lavoratori – aggiungono Aiello e Gatto – non chiedono incentivi all’esodo ma vogliono il loro posto di lavoro e la continuità di reddito per le loro famiglie. proprio in virtù dei lavori di ristrutturazione che consentiranno all’albergo di poter riprendere al più alto livello le sue attività”.