Ragusa – “Dal territorio ibleo proviene il 60% del latte prodotto nella intera Sicilia e la nostra economia poggia tradizionalmente sul comparto lattiero-caseario. Un settore che vede aumentare i costi delle materie prime e della produzione(mangimi, gasolio, mezzi agricoli, medicinali, eccetera), ma non aumenta il prezzo di vendita, con la devastante conseguenza che produrre latte è oggi una attività matematicamente in perdita. Un’emergenza che peggiora minuto dopo minuto, con gli allevatori che si dicono ormai giustamente pronti a tutto: inaccettabile che il prezzo del latte in Italia non sia ancorato ai costi di produzione, come pure previsto dalle direttive europee e da una normativa nazionale mai applicata. Con sindaci e assessori dei Comuni di Comiso, Santa Croce, Modica, Chiaramonte e Pozzallo, insieme alla vicesindaco ho accompagnato una delegazione degli allevatori in Prefettura, per esprimere al rappresentante del Governo sul territorio tutta la preoccupazione per questa gravissima crisi. La richiesta è quella di coinvolgere tutti i soggetti della filiera per tutelare i produttori, anello debole del comparto, messi in ginocchio da un sistema che finisce per schiacciarli. Dal Prefetto è arrivata piena condivisione e l’impegno a farsi portavoce nelle sedi opportune per la salvaguardia di un prodotto d’eccellenza, che genera occupazione. Chiederemo un incontro urgente al presidente della Regione ed agli assessori regionali dell’Agricoltura e dello Sviluppo Econnomico, perchè mettano in campo ogni iniziativa per riequilibrare un meccanismo che rischia di determinare la chiusura di un gran numero di attività. E’ necessaria la mobilitazione compatta di tutto il territorio per una battaglia giusta.”