Mobilitazione nel settore energetico e chimico in espansione: “Sia dia ascolto alle richieste dei lavoratori del settore, condizioni fiscali più eque, stabilità e turn over”
Palermo – Alle ore 16 si terrà l’attivo dei quadri e dei delegati di Filctem Cgil e Uiltec Uil con la partecipazione dei segretari provinciali e regionali di categoria. L’iniziativa, che sarà seguita in collegamento online dai lavoratori, fa parte del percorso di mobilitazione, che prevede in questi giorni assemblee e incontri nei posti di lavoro nelle diverse categorie, in preparazione dello sciopero generale del 16 dicembre di Cgil e Uil.
A Palermo, una delle 5 piazze, la manifestazione di giovedì si terrà alle ore 9 in piazza Verdi. “Con l’attivo rivolto ai quadri e ai delegati, e alle assemblee, invitiamo i lavoratori sia delle grandi aziende che delle piccole e medie del settore chimico e dell’energia, del tessile e del manifatturiero, presenti nel nostro territorio, ad aderire allo sciopero ma anche a partecipare alla manifestazione in piazza, per dare forza alle nostre ragioni – dichiarano il segretario generale Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta e il segretario Uiltec Sicilia Palermo Maurizio Terrani – Ai lavoratori di questi settori, che saranno al centro dell’attenzione e delle scelte politiche future, basti pensare al tema della transizione energetica, non viene rivolta adeguata attenzione. Chiediamo interventi fiscali equi mentre le scelte inserite nella manovra vanno in tutt’altra direzione. Si continuano a penalizzare i redditi medio bassi, di cui fa parte parte la stragrande maggioranza dei lavoratori che rappresentiamo”.
All’attivo saranno presenti il segretario generale Filctem Cgil Sicilia Giacomo Rota e il segretario generale Uil Sicilia Palermo Giuseppe Di Natale. “Alla mobilitazione è importante che emergano anche le richieste e la voce dei lavoratori del settore elettrico, chimico, manifatturiero, tessile di Palermo e della Sicilia – aggiungono Guzzetta e Terrani – per contrastare la precarietà e chiedere occupazione stabile in un settore che giocherà un ruolo di primo piano nel cammino verso un’economia sostenibile. Rivendichiamo una riforma fiscale più equa che dia benefici ai lavoratori con i redditi medi e bassi, in cui rientra la platea che rappresentiamo. E chiediamo una riforma che affronti il tema delle pensioni, con scelte che abbiano un respiro a lungo termine, per garantire il necessario turn over nei nostri settori, alcuni dei quali particolarmente usuranti, basti pensare alla realtà delle miniere, e rischiosi come quelli delle manutenzioni elettriche”.