Palermo – “Dopo aver annunciato con tono trionfalistico che la Regione sosteneva la sua stessa tesi rispetto all’assistenza igienico-personale agli alunni disabili, il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida deve fare i conti con la nota del dirigente generale dell’assessorato regionale alla Famiglia, Rosolino Greco, che smentisce la sua incredibile presa di posizione. Più volte, ed in ogni modo possibile, è stata fatta rilevare la competenza del Comune su tale servizio, in ossequio ad un quadro normativo attuale e vigente, che prevede in capo alle scuole l’assistenza di base a tutti gli alunni compresi i disabili e in capo all’ente locale quella specialistica per i soggetti gravi e gravissimi. In tutte le occasioni Tranchida è rimasto ancorato alle sue posizioni. Adesso che non ha più alibi, né appigli provveda immediatamente a ripristinare il servizio. Il commissariamento per i comuni inadempienti, votato all’unanimità dall’Ars, e il successivo emendamento con cui sono stati stanziati due milioni di euro per aiutare i comuni a sostenere tale servizio a favore dei bambini disabili gravi, costituiscono già di per sé uno schiaffo sul piano istituzionale, politico e morale che farebbe arrossire chiunque. Ma questo sindaco, paladino di una legalità di facciata, che ignora e viola le norme, calpestando i diritti di questi bambini e ostentando un’arroganza senza limiti, fa rabbrividire di vergogna l’intera comunità trapanese a cui prima o poi dovrà rendere conto. Un sindaco è innanzitutto un buon padre di famiglia che cerca soluzioni per aiutare i figli più fragili, quelli che soffrono e i più deboli, così come stanno facendo altri sindaci, a partire dalla nostra provincia. Senza più indugiare ripristini il servizio con i fondi del bilancio comunale, così come ritengo avesse fatto in precedenza, o attingendo alle risorse della legge 328, come gli aveva già suggerito l’assessore Scavone e come ribadito oggi dal direttore Greco”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.