Siracusa – “Nessun medico anestesista dell’ospedale di Lentini si trasferirà in un’altra struttura se non arriveranno dei sostituti”. Lo afferma il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, al termine dell’incontro con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dopo la notizia delle dimissioni di sei medici anestesisti dell’ospedale di Lentini, vincitori di concorso al San Marco di Catania.
Il trasferimento dei medici rischierebbe, infatti, di togliere risorse importanti alle sale operatorie con conseguenze drammatiche per l’utenza del territorio.
“Ho avuto ampie rassicurazioni dall’assessore Razza – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – sull’arrivo nel Siracusano di 16 medici, tra anestesisti e rianimatori: 12 stanno per prendere servizio, per gli altri se ne riparlerà entro la fine dell’anno”.
Il parlamentare regionale della Lega afferma che si tratta solo di un piccolo passo ma denuncia una strategia politica volta a depotenziare la sanità siracusana per favorire quella della vicina Catania.
“Abbiamo evitato, con la vicenda dei medici anestesisti, uno scippo alla sanità del territorio siracusano – commenta ancora l’On. Cafeo – per questo manterremmo la guardia alta. La posizione individuata per l’ospedale San Marco, praticamente al confine con la zona nord del Siracusano, può essere letta come una scelta concorrenziale contro il vicino ospedale di Lentini. Si tratta di 2 strutture situate a breve distanza l’una dall’altra, che servono quasi lo stesso bacino di utenza e va precisato che l’ospedale di Lentini venne realizzato molto prima. Per cui – prosegue Cafeo – le dimissioni di sei medici anestesisti, vincitori di concorso proprio al San Marco rappresentano più che una stranezza, per questo ribadisco che la difesa del nostro territorio sarà totale”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, nel corso dell’incontro con l’assessore alla Salute, ha affrontato anche il tema dei contratti a tempo determinato all’Asp di Siracusa, ritenuti troppo brevi per attirare candidati. “La brevità di questi contratti, della durata di 3 mesi – conclude Cafeo – scoraggia i possibili candidati, attratti da altre province. L’assessore Razza si è impegnato ad allungare i contratti almeno ad un anno”.