“I mercoledì della lettura Bagheria Città che legge”: Il 1 dicembre si presenta il volume di Franco Garufi:“La sinistra italiana e il dilemma dei porcospini”

Bagheria (Palermo) –  Sarà il libro di Franco Garufi dal titolo: “La sinistra italiana e il dilemma dei porcospini” ad essere presentato nel corso del settimo  appuntamento della rassegna letteraria “I mercoledì della lettura – Bagheria Città che legge”.

L’iniziativa voluta dall’Amministrazione comunale è organizzata dall’assessorato alla Cultura con il patrocinio delle associazioni “Culturiamo Insieme”, BC Sicilia e Pa Social.
All’incontro letterario che prenderà il via alle ore 17:00 presso il teatro di villa Butera,  sarà presente per i saluti istituzionali l’assessore alla Cultura Daniele Vella.
Dialogheranno con l’autore: Maria Concetta Balistreri  segretario generale SPI CGIL Sicilia, Vito Lo Monaco  presidente centro Pio La Torre, Antonino Morreale  storico.
Il libro di Franco Garufi è un saggio che tratta della storia di un secolo di battaglie della sinistra, dei suoi protagonisti,  passando attraverso le promesse del socialismo reale, lo smarrimento di un Paese dopo la guerra fredda ed il crollo del muro di Berlino.
Sinossi.

È trascorso un secolo dal 21 gennaio 1921, giorno in cui la frazione comunista abbandonò il teatro Carlo Goldoni di Livorno e si scisse dal PSI. Cent’anni dopo, l’Unione Sovietica non esiste più, il socialismo reale è rimasto sepolto sotto il muro di Berlino. Tuttavia, nel linguaggio degli scontri a sinistra, a volte il palcoscenico sembra ancora quello del teatro livornese, in una contrapposizione fondata su un mondo – quello dei grandi sistemi ideologici del Novecento – ormai da tempo scomparso. Oggi il capitalismo, dopo l’ubriacatura neoliberista, sembra incapace di far fronte alle crisi da esso stesso generate, ma lo scontro tra le sinistre nella politica italiana continua a oscillare tra nostalgia e frazionismo. Garufi indaga i motivi per cui, mentre cresce il consenso per le destre sovraniste, la sinistra non riesce più a raccogliere le istanze di rinnovamento di una società complessa, impoverita e sempre più corporativa, agitata dai destini di donne e uomini segnati dal succedersi di speranze e delusioni. L’autore tesse i fatti della storia per sollecitare una riflessione collettiva in cui sia possibile scorgere il socialismo in fondo al tunnel.

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