Palermo – “D’accordo, la colpa è dei cambiamenti climatici, delle spaventose bombe d’acqua. Ma Musumeci, invece di apostrofare come ‘sciacallo’ chi osa criticarlo, la smetta di avallare consumo del suolo e, soprattutto, di portare in aula vergognose sanatorie, come l’ultima approvata, che nonostante impugnata dal Consiglio dei ministri, la Regione si ostina a difendere”.
Lo affermano i deputati del M5S all’Ars a commento delle alluvioni che stanno colpendo soprattutto la Sicilia orientale.
“Ai tantissimi siciliani che in questo momento stanno soffrendo e facendo la conta dei danni e ai familiari delle vittime – dicono i deputati 5 Stelle – vada intanto la nostra convinta e piena solidarietà. Ma alla solidarietà devono seguire aiuti concreti e una netta inversione di marcia rispetto all’odierno andazzo che ha visto trascurare la cura del territorio a vantaggio di sanatorie, alle quali, come Movimento, ci siamo sempre fieramente opposti. Musumeci, quindi, ci venga a riferire come ha utilizzato le ingenti risorse (ben 800 milioni di euro alla Sicilia, su 14 miliardi alle Regioni) stanziate dal governo Conte, su impulso dell’allora ministro Sergio Costa, attraverso il ‘Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico’. A questa misura si aggiungono le risorse provenienti dall’Unione europea, (FESR 2014-2020), che ammontano a circa 230 milioni di euro e poi ancora dai ‘Patti per lo sviluppo’. Il presidente Musumeci sostiene di aver accelerato rispetto al passato? A giudicare dai risultati, evidentemente non basta. Metta quindi in piedi, senza perdere tempo, quanti più progetti è possibile e utilizzi ogni centesimo a disposizione, evitando di incorrere negli stessi macroscopici errori che hanno fatto bocciare tutti i progetti irrigui del Pnrr inviati a Roma”, concludono i deputati M5S.