Il dibattito in aula va avanti da mesi e se qualche consigliere non è bene informato sulle normativa e continua ad insistere che vuole portato in aula il 21-23 si vada a studiare la normativa Nazionale e Regionale che riguarda i Programmi Triennali.
Non essendo approvato il Programma Triennale 2020-2022 la giunta è impossibilitata ad approvare il 2021-2023.
Il rischio che corre la Città è di perdere tutti i finanziamenti inseriti nell’annualità 2020 perché non si possono bandire le gare delle opere pubbliche inserite nel piano se questo non è approvato, opere già fornite di progetti.
I progetti riguardano la pubblica illuminazione della circonvallazione e delle aree limitrofe ed aree a monte della circonvallazione ed aree della zona nord della città; Lavori Asilo Nido Domino e Asilo nido Mimosa; Recupero Baglio Mercadante trasformato in Centro di Quartiere allo Zen; Nuova Tribuna e servizi annessi piscina comunale; Nuove Linee Tranviarie tratte A,B,C. Questi progetti valgono 252 milioni di euro, in più ci sono tantissime altre opere e gli accordo quadro in primis quello della Manutenzione Strade che non può essere esitato dall’Urega senza l’approvazione del Piano Triennale.
Inoltre, non potendo approvare la Giunta il Piano Triennale 21-23 sono a rischio tutti i fondi ex Gescal (San Filippo Neri, Sperone, Borgo Nuovo) 58 milioni, i fondi del CIS (centro storico) 90 milioni, e tutti i fondi che devono avere il contraente finale entro il 31 dicembre 2022.
Insomma, un danno anche erariale, un danno incalcolabile per la nostra città. Questo rischio non si concilia con i principi di efficacia ed efficienza (art97 Cost.) cui deve uniformarsi l’attività della Pubblica Amministrazione ma soprattutto con le disposizioni normative approvate dallo Stato e recepite dalla Regione che tendono a promuovere gli investimenti pubblici ed in particolare quelli già finanziati con risorse statali ed europee.
La mancata approvazione del Piano Triennale provoca un duplice danno alla città che si vedrebbe privata dei servizi di rilevanti opere pubbliche, ma, soprattutto, di investimenti che potrebbero incentivare l’occupazione in un settore che ha subito la grave crisi economica conseguente alla pandemia e che potrebbe promuovere le attività dell’indotto, con effetti positivi sull’economia della città».
Lo dichiara, con una nota congiunta, la Giunta comunale.