Palermo – Le scritte sui muri sono un reato: art. 639 del codice penale con la pena della reclusione da uno a sei mesi o con la multa da 300 a 1.000 euro.
E’ uno sfregio alla bellezza della città oppure sono graffiti di creativi che con le loro gesta arricchiscono di “bellezza” il centro cittadino? Veramente è difficile dare una risposta. Ma per arrivare a rispondere al secondo quesito ci dobbiamo armare di molta interpretazione filosofica mentre alla prima possiamo semplicemente dire che si tratta di incivili che andrebbero presi e multati. Non c’è una giustificazione all’imbrattamento dei muri con lo spray colorato, potrebbero scegliere le mura di casa propria invece di…
Ecco puntualmente che l’Associazione Comitati Civici Palermo ci segnala la presenza di vandali in azione in via Discesa dei Giudici ed in via Mastrangelo. Le vie a ridosso di piazza Pretoria (sede del Municipio di Palermo), frequentate da turisti in ogni periodo dell’anno, si sono svegliate con i muri imbrattati. Non hanno risparmiato nemmeno la chiesa di Santa Caterina, come mostrano le foto. “Occorre stroncare questo orribile fenomeno prima che i muri della città diventino un orribile campionario di scritte senza senso” dichiara Giovanni Moncada, presidente dei Comitati.
“Chiediamo la pulizia dei muri, per il ripristino del decoro del sito di grande valore artistico e monumentale e la predisposizione di controlli costanti per prevenire e sanzionare atti vandalici”.
Noi chiediamo che chi amministra la città faccia gli interventi previsti in questi casi anche perchè Palermo è stata al centro del mondo per cultura e bellezza ora invece?
Luca La Scala
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