Ragusa – Celebrata al santuario del Carmine, nel centro storico di Ragusa, la festa di Santa Teresa di Gesù bambino e del volto santo. Dopo la recita del Rosario, è stato il rettore del seminario vescovile, il sacerdote Gianni Mezzasalma, a presiedere la santa messa concelebrata con i confratelli Carmelitani scalzi. Numerosi i fedeli che, nel rispetto delle normative antiCovid, non hanno voluto mancare a questo significativo momento molto intenso sul piano spirituale che, tra l’altro, nella fase finale, è stato caratterizzato dalla benedizione delle rose, una delle particolarità per cui è conosciuto il carisma di Santa Teresa.
Nella sua omelia, don Mezzasalma si è soffermato, facendo un parallelismo con gli adulti, sulla caratteristica principale dei bambini. “Che è quella della fiducia – ha spiegato – della consapevolezza di non potere andare avanti da soli, di avere bisogno degli adulti. Ecco, dobbiamo diventare bambini nella consapevolezza giornaliera di avere bisogno d’apprendere, di avere bisogno di qualcuno che scriva la sua storia d’amore nel nostro cuore. Gli adulti, a un certo punto, non ascoltano più, sono già strutturati. Hanno smesso di essere discepoli, si sentono apostoli.
Così come ci sono preti che hanno smesso di ascoltare Gesù, persone di Chiesa che dicono agli altri cosa devono fare e che non guardano in loro stessi per imparare. Ci si serve delle cose di Dio per ingrandire loro stessi, ci si serve degli altri per realizzare se stessi. Quale la soluzione? E’ l’umiltà che ci salva, la madre di tutte le virtù, la porta del Paradiso. Dove non c’è umiltà, Dio non esiste”. Il rito eucaristico è stato ultimato, come detto, dalla benedizione delle rose collocate ai piedi della statua di Santa Teresa. Intanto, sono state completate ieri le operazioni di pulizia straordinaria portate avanti dall’impresa ecologica Busso Sebastiano tutt’attorno al santuario di piazza Carmine.