dal 2 al 14 ottobre a Villa Niscemi. Immagini che coincidono con il ritorno dell’artista a Palermo dopo avere fatto tappa in diversi Paesi del mondo
Palermo – Un ciclo in continuo movimento la vita, capace di generare, degenerare, rigenerare. Non è, infatti, un caso che s’intitoli “MoviMenti” la mostra permanente di Flavia Agar Di Piazza, che si inaugura alle 16.30 di sabato 2 ottobre alla Galleria Scafidi di Villa Niscemi con il benvenuto di Marcello Mandreucci, impreziosito dall’intervento musicale di Rosellina Guzzo con la sua Arpa Celtica.
Una mostra, però, che sarebbe riduttivo considerare una semplice esposizione di immagini perché, oltre a diversi momenti che sino al 14 ottobre daranno vita a vere e proprie performance nelle quali le arti si fonderanno e si eleveranno, “MoviMenti” è il regalo che l’artista fa alla sua città raccontando le risultanze emotive dei viaggi da lei compiuti in India, Nord Africa, Indonesia, Sud America e Australia.
«Durante questi viaggi – racconta Flavia Agar Di Piazza – ho ricevuto immensi doni, condivisi con persone di culture differenti, così come ho incontrato Maestri di grande levatura e conoscenza. In ogni viaggio ho ritrovato un frammento di me».
Frammenti che si ricompongono attraverso le tante vite da lei vissute, le gioie e i dolori che ha dovuto riporre dentro lo zaino, portando con sé in giro per il mondo un bagaglio di delusioni e incertezze, per poi finalmente tornare con tutta la passione e la forza che l’hanno sempre contraddistinta come donna e come artista. Le sue immagini il regalo che ci fa con grande generosità e voglia di comunicare al mondo una leggerezza forse mai avuta, ma conosciuta e fatta propria con fatica attraverso la sperimentazione di tante forme d’arte.
«Qualunque forma d’arte è sempre stata per me fonte inesauribile di energia e vitalità – prosegue l’artista – perché, nel processo del creare, si può ricreare se stessi. Considero il richiamo irresistibile verso la scultura, la fotografia, la danza, insieme alla meditazione, la mia chiave d accesso a un perduto senso di sacralità della vita. Il mio approccio alla fotografia è abbastanza recente; istintivo e mai pianificato, si tratta piuttosto di una possibilità d’espressione che ha dato il via a una delle migliori corse della mia vita. Il passaggio dai lunghi tempi di realizzazione della tridimensionale scultura all’immediatezza bidimensionale della fotografia, infatti, nasce dall’esigenza di manifestare ed esprimermi “qui e ora”, anche durante i miei viaggi».
In tutto 24 le immagini, in parte a colori e in parte in bianco e nero, che compongono la mostra, realizzata in collaborazione con le associazioni “Il Signore degli anelli” e “Mondello muud Festival”.
Due, poi, gli eventi ai quali si potrà partecipare contestualmente. Dalle 16.30 alle 19.30 di venerdì 8 ottobre, “Disquisizioni su tempo/movimento” con Michele Di Donato (fotografo e docente di fotografia), Fabiola Di Maggio (studiosa di cultura visuale), Stefano Montes (docente di antropologia culturale). Dalle 16.30 alle 19.30 di sabato 9 ottobre, invece, sarà proiettato il cortometraggio inedito di Pippo Montedoro (scrittore, sceneggiatore), accompagnato dall’intervento musicale del violino di Aleksandra Kulik.
Al finissage della mostra, alle 16.30 di giovedì 14 Ottobre, parteciperà nuovamente Pippo Montedoro con il suo nuovo libro-tortura per i lettori: Berlingaccio.
La mostra si potrà visitare dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Ingresso libero.