Messina – Si concluderà nella prossima settimana la seconda campagna di indagini archeologiche sul colle di Santa Gada di Laino Borgo.
L’indagine, frutto di una concessione ministeriale del Ministero della Cultura al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, sotto la direzione scientifica del Prof. Fabrizio Mollo, sta favorendo la riscoperta di un vasto abitato di epoca lucana, impostato in parte su di un insediamento di epoca arcaica (VI-V sec. a.C.), ancora da definire.
L’intervento, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza e la costante collaborazione dell’amministrazione comunale di Laino Borgo e dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, sta riportando alla luce un centro ‘urbano’ con un sistema viario ed in isolati regolari che occupano grande parte dei terrazzi collinari di Santa Gada, vasto plateau al centro della valle del Lao-Mercure e a ridosso del corso del fiume. Quest’anno è stato completato lo scavo di un grande casa di IV-metà III sec. a.C., organizzato intorno a cortile e con una serie di vani che ruotano intorno ad essi, tra i quali un vano con una grande vasca centrale per la raccolta dell’acqua, con rivestimento e un complesso sistema di adduzione e smaltimento. La straordinaria conservazione delle strutture e dei manufatti, di grande pregio storico, suggeriscono di avviare un più organico progetto scientifico e di valorizzazione del sito, sicuramente il più importante insediamento abitativo di VI-III sec. a.C. presente nel bacino del Lao-Mercure.